Piccole puntualizzazioni…

Ho pensato che scrivo sempre di altre leccornie ma… di me?

Mi piace scrivere e mi piace la buona cucina. Da questa accoppiata vincente è venuta fuori, alcuni anni or sono, l’esigenza di crearmi uno spazio in cui esprimere queste mie passioni. Ecco dunque che nasce questa sorta di diario o di quaderno degli appunti (perché non ci posso fare niente ma “blog” a me, proprio, è un termine che ha sempre fatto troppa antipatia per riuscire ad usarlo!).

Ora, io sono una tipa risaputamente un pochetto (!) snob e polemica ma, se c’è una cosa che mi sono prefissata da subito, è che non lo sarei mai stata in questo contesto. Per vari motivi, ma primo fra tutti perché odio strumenti come TripAdvisor, dove la gente scrive le più bieche porcherie senza considerare che dietro un locale ci sono famiglie che ne vivono, una mole enorme di lavoro e tanti sacrifici. Inoltre solitamente, se qualcosa non mi piace, per carattere, prendo il responsabile (che sia lo chef, il maître, il sommelier o chi per loro) e glielo dico. Ma a lui soltanto.

Così, piuttosto che scrivere male di un ristorante o di uno chef, preferisco non scriverne affatto. E d’altronde se no si sarebbe chiamato “Di me e delle cose che detesto” o “Adesso vi faccio neri e così vediamo”, no?!? Se invece si chiama “Di me e di altre leccornie” un motivo ci sarà…

Sicché, scriverò con entusiasmo dei miei piatti preferiti, degli chef che amo, dei locali che adoro frequentare. E lo farò sempre con il mio solito modo a tratti teatrale e sopra le righe ma al contempo sdrammatizzante, sempre col sorriso sulle labbra, la battuta pronta e la gioia di poter condividere belle esperienze con tutti quelli che avranno il piacere di leggerne.

E quindi… proseguiamo!