Di lacrime e delizie

Non amo le cipolle.
Rettifico: non amo le cipolle a pezzi ma mi piacciono quando servono ad insaporire i piatti. Per capirci, per me la cipolla ci dev’essere ma non deve vedersi. Ci sono pochissime eccezioni a questa regola. Quella che amo di più è la cipolla dell’agglassato (detto anche “aggrassato” o “carne con la grassa”, ricetta palermitana del lacerto che viene “glassato” con una crema di cipolle ottenuta dal loro disfacimento nella lunga cottura) che si utilizza anche da condimento per la pasta, a casa mia conosciuta come “la pasta con le caccole” ma questa è un’altra storia che risale all’infanzia mia e di mio fratello…
Altra eccezione sono le cipolle “crosticinose” fatte al forno con le patate. Che al solo pensarci mi viene voglia pure adesso che sono le 23 e sono ancora sazia dal pranzo.
Infine, una ricetta che, a quanto mi dicono, mi riesce molto bene e che qui di seguito vi spiego, è quella delle cipolline caramellate che fa mia zia e che qui propongo leggermente riveduta da me.
Provatela e fatemi sapere.

CIPOLLINE CARAMELLATE

Ingredienti per 6 persone

1 kg di cipolline
50 g di burro
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di aceto
1 cucchiaio di zucchero
acqua
sale

La parte iniziale è quella che, sul momento, vi farà pentire di aver deciso di cucinare questo piatto: bisogna pelare le cipolline. Non c’è scampo, pelare e piangere! Per di più dovrete fare molta attenzione a togliere solo la parte esterna e a fare in modo che non si rompano durante questa operazione… in poche parole un incubo! E vi sembrerà pure che non finiscano mai ma vi prometto che durerà solo qualche minuto e che, in ogni caso, ne sarà valsa la pena. Una volta terminato il supplizio, fatele sbollentare in acqua caldissima per 5 minuti. A questo punto, prendete un tegame abastanza largo per consentirvi di disporre le suddette in un unico strato e ponetelo sul fuoco con il burro e l’olio. Fate fumare bene il condimento, quindi adagiatevi le cipolline e fatele dorare bene da un lato prima di ripetere l’operazione dall’altro. Fatto ciò, salatele leggermente e versate sulle cipolle la miscela di zucchero e aceto (io ho utilizzato un mix di balsamico e aceto di vino ma va bene quello che preferite). Bagnate quindi con un mestolo di acqua, coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fiamma bassa per circa un’ora, controllando di tanto in tanto che non si brucino facendo in modo, a metà cottura, di girare le cipolline per farle colorire dall’altra parte. Quando avranno raggiunto il grado di caramellatura da voi desiderato, spegnete e lasciate raffreddare. Servite a temperatura ambiente.
Ciò detto, personalmente le mangerei pure “a secco” (è estremamente pericoloso, per quanto mi riguarda, lasciarle in cucina in attesa della cena… arrivano irrimediabilmente decimate!), ma sono l’ideale come contorno per arrosti di carne, specie di maiale. Quindi regolatevi!IMG_5123

Lascia un commento